Come creare video virali su Facebook
Chi produce le clip di successo sui social? Perchè lo fanno?
Premessa: in altri articoli ho affermato che tale definizione non è corretta, nel senso che non esiste un video virale, ma esistono video che hanno la capacità di diventare virali. Sembra soltanto una precisazione lessicale, ma se ci pensi bene la differenza è davvero molta.
Se vuoi leggere un mio articolo correlato per approfondire l’argomento clicca qui.
Come creare video virali su Facebook
No, non ho la bacchetta magica e non ho la ricetta “clicca qui” su come farti creare un video virale su Facebook (leggi la premessa) .
Questo articolo tratta il tema dei video virali in modo decisamente più serio e concreto, ovvero:
- come si realizza un video (potenzialmente) virale
- perché diventa virale
- chi lo produce
- perché vengono realizzati
- a chi sono destinati
- chi ci guadagna sopra e come?
beh, davvero tante informazioni, quindi cominciamo ;-)
Tutti i giorni milioni di persone guardano video di ogni genere sui social network, ma solo alcuni di questi generano una quantità importante di visualizzazioni grazie alle interazioni, commenti e condivisioni.
Per usare un termine molto usato (e abusato….) potremmo semplificare dicendo che parliamo dei video “virali”.
Se cerchiamo su Google “Come creare video virali su Facebook” ti troverai davanti a una valanga di risposte, la maggior parte delle quali sono cazzate raccontate da gente che non ha MAI prodotto un video con milioni di visualizzazioni clickbaiting e o semplicemente cose sbagliate.
Come spiego nel mio articolo “Ti spiego perchè la mia pagina Facebook fa schifo” io NON amo Facebook e non lo ritengo il mio mezzo primario di comunicazione, ma ovviamente devo lavorarci per gestire le campagne dei clienti.
Ciò chiarito, ho comunque realizzato risultati non trascurabili, e in modo 100% organico, come questo.
in realtà siamo attorno ai 3 milioni di visualizzazioni, ma Facebook ha rimosso le statistiche pubbliche sui profili, quindi non ho avuto modo di fare uno screenshot aggiornato. Comunque sia, parliamo di un semplice post sul mio profilo personale, che uso davvero raramente, ovvero un risultato totalmente organico.
Ma oggi mi vorrei soffermare su un aspetto che spesso sfugge alla maggioranza delle persone, ovvero del motivo per il quale alcune aziende investono importanti somme di denaro per assumere agenzie specializzate per far realizzare video come quello che ti mostro tra poco.
L’immagine che vedi qui sotto è una schermata di uno dei tanti video simpatici che troviamo quotidianamente sui social network e che sicuramente avrai guardato una o più volte.
Si tratta di un esempio preso a caso e sicuramente tu potresti segnalarne altri 100, ma il senso è lo stesso.
Puoi vederlo su Facebook cliccando qui
Andiamo ad analizzare cosa c’è “dietro” questo video “divertente”.
Video di qualità
La prima cosa che balza all’occhio è la grande qualità del prodotto finale.
Per realizzare un video di questo genere occorrono Team con competenze tecniche e logistiche
- Video makers
- Fotografi
- Scenografi
- Video Editors
- Attori
- Persone con abilità manuali che possono costruire i vari congegni evidenziati nel video
eccetera eccetera…
Strategia Contenuti
Anche il titolo, unitamente al nome del canale, sono creati davvero ad arte, seguendo tutte le regole di un marketing efficiente:
- C’è un numero all’interno del titolo
- Ci indica quanto tempo durerà
- Ci dice di cosa parla
- Ci instilla curiosità
Il nome del canale dichiara “5 minuti creativi“, ma la realà è ben diversa:
il video dura ben 18 minuti e mezzo….non 5!
Se a questo aggiungiamo che questi video sono realizzati per una riproduzione molto velocizzata, facendo un rapido conteggio i 5 minuti dichiarati corrispondono a circa 35 minuti di visione.…quasi una puntata di una serie tv!
Ovviamente nessuno si sognerebbe mai di guardare un video di mezz’ora sui social network, quindi il trucco di indicare un tempo sufficientemente corto spinge l’utente inconsapevole a vedere comunque il video.
A questo si aggiunge la tecnica della visione accelerata, non fa percepire all’utente che in realtà sta utilizzando quasi mezz’ora del proprio tempo.
Un “trucco” eccellente, frutto di uno studio approfondito.
Perché lo fanno?
Quindi abbiamo capito che occorrono investimenti importanti.
Ma allora per quale motivo queste aziende investono denaro per qualcosa che viene generato e rilasciato in maniera totalmente gratuita?
Infatti nel video non trovi:
- Pulsanti CTA
- Inserimento di Spot Pubblicitari
- Link di affiliazione
… non c’è niente di niente, a parte la ovvia richiesta “standard” di seguire la pagina.
Eppure questi video qualcuno deve pur pagarli, perché un team di persone specializzate non lavora gratuitamente solo per perdere tempo o far cazzeggiare pinco pallino sui social, giusto?
Quindi, la domanda è sempre la stessa.
Cosa ci guadagnano?
Per capire è necessario cambiare il punto di vista apponendo una importante variazione:
- per >> CHI << lo fanno?
Chi lavora nel settore del marketing da tempo conosce già la risposta ovviamente, e non è neanche così difficile da intuire, tuttavia dobbiamo sempre pensare che queste operazioni vengono fatte per una massa di pubblico enorme che del Marketing, generalmente, se ne preoccupa ben poco: i consumatori!
I consumatori sono una platea enorme di persone che, indipendentemente dalle loro passioni, potranno usufruire di questi filmati solo per curiosità o per passare il tempo mentre aspettano il pullman…
Insomma, mentre cazzeggiano, ovvero quello che fa il 90% delle persone su Facebook.
Ma essi troveranno all’interno del video dei messaggi promozionali indiretti che li indurranno a compiere delle azioni o a memorizzare dei brands di riferimento.
Esattamente la stessa cosa che accade in televisione o al cinema o durante la visione di un film dove vedi la scritta che ti avvisa che durante la trasmissione saranno inseriti o segnalati i prodotti pubblicitari.
In questi video succede esattamente la stessa cosa.
Ed ecco quindi svelato da dove arrivano i soldi per fare questi video: SPONSORS!
Nel video che ti ho segnalato, troverai citati questi brand:
- Cirio
- Ikea
- San Pellegrino
- Mutti
- Colgate
- CocaCola
- Bayer
- Bic
- Sistema
- GD1
(credo siano tutti..)
ognuno dei quali ha un tempo di apparizione specifico, legato all’investimento fatto dall’azienda.
Ad esempio:
- Mutti appare all’inizio e per pochissimo tempo
- Colgate e Coca Cola appaiono in varie scenette per un tempo leggermente più alto
- IKEA è ovviamente il main sponsor perché viene utilizzato in varie clip con il Brand in ampia evidenza.
Come vedi parliamo di sponsor giganteschi, che non investono a caso e chiedono risultati misurabili.
Insomma, la regola è sempre la stessa: la qualità è un valore che porta risultati, sempre, anche se vuoi creare video virali su Facebook ;-)
Il Marketing… del video Marketing!
La strategia di questi video “virali” non finisce qui.
C’è un’altra tecnica che permette ai creatori di queste produzioni di attrarre nuovi sponsor.
In pratica vengono inserite alcune scene in cui vengono utilizzati dei prodotti in maniera totalmente anonima o leggermente mascherata.
A titolo di esempio, guarda lo screenshot qui sotto
viene utilizzato un detersivo liquido del quale si intravede Il Brand (si tratta di un prodotto low cost marchiato “Fairy” in distribuzione nei supermercati Lidl), ma non si riesce a leggerlo completamente perché l’operatore mette l’etichetta in favore di camera, ma mettendo la propria mano praticamente al centro, andando a coprire esattamente il nome del prodotto.
Questa modalità, per un ufficio pubblicitario, può essere un viatico per andare a contattare una azienda che produce questo genere di prodotto per proporgli di essere inserita in modo chiaro in un rilascio di un prossimo video.
Siamo quindi alla ottimizzazione totale: Branding, Monetizzazione e Magnet per attrarre nuovi investitori.
Personalmente trovo tutto questo assolutamente geniale, e come ho spiegato nei precedenti paragrafi, nulla avviene per caso.
Ma tutto questo non viene minimamente valutato dal destinatario del messaggio, ovvero il consumatore, e l’efficacia di tali produzioni risiede proprio qui:
i consumatori guardano e condividono questi video perché non li percepiscono come una pubblicità!
E, sui social networks, questa è la vera e UNICA chiave di lettura.
Promozione, non pubblicità
Le persone ormai bypassano automaticamente le pubblicità, motivo per il quale chi si ostina a fare esclusivamente pubblicità su Facebook per “vendere”, è destinato a fallire miseramente, non prima di aver gettato al vento montagne di soldi in campagne pubblicitarie.
Il mondo della pubblicità è in costante evoluzione e richiede soluzioni innovative, che siano specificamente realizzate per i media a cui sono destinati.
Pensare di usare uno sponsor sui social nella stessa modalità in cui lo si utilizzerebbe durante un evento o una trasmissione televisiva è uno degli errori più gravi che un’azienda possa commettere, ma nonostante questo sono in molte a commettere tale errore.
Di questa mancanza di conoscenza ne beneficiano i vettori pubblicitari e le relative piattaforme, ma contestualmente si creeranno sempre più spazi per gli operatori professionali che sempre più numerosi stanno popolando la scena dei social networks.
La parola d’ordine per gli anni a venire sarà una maggiore qualità accompagnata da strategie mirate, senza eccezioni.