Sono sempre più comuni ormai nel nostro paese i corsi di alfabetizzazione informatica per aiutare la poplazione “diversamente giovane” a familiarizzare con l’informatica e la rete in generale.
Proprio stamani ho avuto una notifica del Corso Nonni e Nonne Online , nella piccola Città di Pontedera, in provincia di Pisa, che offre uno sportello in cui presentarsi dal vivo e trovare un volontario che possa far prendere confidenza con gli strumenti digitali ed elettronici.
“Il corso ha l’obiettivo di abbattere le diversità di accesso a servizi da parte della cittadinanza”- spiega il responsabile Arci, che ha istituito il corso
Ed è assolutamente vero, perché attraverso il computer ed internet è possibile condividerecon il mondo intero, ma soprattutto con le persone vicine, informazioni e pensieri.
Questo aiuta a non sentirsi soli e a creare nuovi rapporti anche nella vita reale, basti pensare al vantaggio oggettivo che alcuni strumementi di videochiamata hanno costituito durante il triste periodo pandemico dovuto al Covid19.
Ma aldilà dell’emergenza sanitaria, già prima gli stimoli erano già molto aumentati: la nuora che si iscrive a Facebook, i figli che messaggiano su Whatsapp, i nipoti su Instagram o TikTok, ma anche la banca o la posta che insistono con il conto online, o il continui pressing sull’abbandono del contante e l’uso delle carte elettroniche.
Tutto questo, dopo la prima naturale e proverbiale resistenza, instilla in loro l’utilità pratica dei nuovi sistemi e cominciano ad esserne attratti.
Ma l’approccio è spesso molto difficile, soprattutto perché molto spesso chi si incarica si spiegare (ad esempio il nipote) non ha tempo nè voglia di far capire uno strumento con il quale Lui è nato e rappresentauna estensione del suo braccio (e personalmente non la vedo una grande conquista, sia chiaro).
Ma soprattutto egli non ha le competenze per farlo!
Alle scuole elementari occorrono persone molto preparate per insegnare le basi dell’alfabeto o i primi numeri, immagina se a spiegare queste cose in prima elementare ci fosse un ingegnere nucleare!
Le persone anziani hanno spesso tempi, modi, modalità e soprattutto cultura di vita opposte alla (inutile) frenesia moderna, quindi occorre un approccio che non le spaventi, facendo in modo che possano apprezzare al meglio la potenzialità della rete internet..
Perchè questo argomento è collegato al Web Marketing?
Questa fascia di età, in tutto il mondo, ma in particolar modo in Italia, e numericamente preponderante nella popolazione.
Per dirla in modo semplice è noto che “siamo un paese di persone anziane”.
La maggior parte di queste persone, a differenza delle nuove generazioni, gode di benefici pensionistici che garantiscono loro una vecchiaia serena e indipendente dal punto di vista economico finanziario
Quindi, in altre parole, stiamo parlando di una valanga di persone con disponibilità economiche e indipendenza nella fruizione di servizi, anche a pagamento, sui media digitali: un mercato tutto da esplorare.
Pensaci un attimo e guarda in televisione gli spot pubblicitari, capirai ben presto che una discreta percentuale di questi sono orientati ad una fascia di popolazione molto adulta e tendente in alcuni casi anche alla terza età
Se poi andiamo a vedere Facebook, è cosa nota a chi fa marketing online che il social azzurro sia ormai il punto di riferimento per le persone adulte, essendo stato ormai quasi del tutto abbandonato dalle fasce più giovani.
Ecco quindi che si aprono degli scenari molto importanti perché “gli anziani del futuro“, incluso il sottoscritto, saranno persone che in parte hanno già vissuto un ampio periodo della loro maturità personale e lavorativa a contatto con i sistemi informatici e, nell’ultimo ventennio, anche con la rete.
Avremo quindi una platea che non andrà ad esaurirsi ma, al contrario, aumenterà esponenzialmente, e sarà un pubblico ancora più consapevole dell’utilizzo di questi strumenti e delle scelte che si possono fare con essi, il tutto all’interno del costante e continuo progresso delle tecnologie, della banda larga eccetera eccetera
L’alfabetizzazione informatica degli anziani è una opportunità di mercato.
Capisco che questa affermazione possa apparire opportunistica, ma in realtà è esattamente il contrario, ovvero questo è un mercato in cui si può lavorare molto per andare a offrire nuovi servizi e prodotti mirati specificamente a questa fascia demografica.
Parliamo di un pubblico che ha esigenze definite, chiare e alle quale non intende rinunciare, perché si sta godendo la pensione (almeno quelli che la ricevono…poi ci sono le eccezioni, come ovvio) dopo una vita di lavoro e quindi non hanno nessuna intenzione di rinunciare a fare nuove esperienze o regalarsi quanto necessario.
Eppure ancora oggi vedo molti siti web e metodi di comunicazione che hanno come obiettivo finale le persone “diversamente giovani” comportarsi in modo anacronistico, proponendo schemi e modelli che non sono propri di questa fascia demografica.
Occorre ancora molta specializzazione e attenzione, e chi sviluppa tali sistemi dovrebbe avere l’intelligenza di avvalersi non solo di tecnici, grafici, fotografi e webmaster alla moda, ma soprattutto di sociologi, psicologi e medici che possono aiutare a meglio comprendere le effettive necessità di approccio di queste persone al mercato digitale nel suo insieme, in modo da poter sviluppare interfacce e metodi comunicativi dedicati.