Comunicazione

Gli influencer? Appartengono al passato! Parola di Seth Godin.

Nel suo nuovo libro scandisce come il futuro del web si baserà su un passo indietro, con il ritorno ad alcuni valori basici

«La creatività è il risultato di un desiderio: di trovare una nuova verità, di risolvere un vecchio problema, di servire qualcun altro. La creatività è una scelta, non un’illuminazione che ci viene da fuori come un fulmine a ciel sereno.»

Parola di Seth Godin , autore di 20 grandi successi internazionali (chi NON ha letto La mucca viola ?) , tradotti in più di 35 lingue e che hanno cambiato radicalmente il modo di guardare al marketing, e non a caso il suo è il blog di marketing più seguito al mondo.

Chi mi segue sa che sono un estimatore di questo autore (senza idolatria e in modo critico) e che l’ho citato spesso su tecniche specifiche, come scrissi in questo articolo di qualche anno fa ” Cosa hanno in comune Seth Godin e Marco Forconi? “

Tornando all’attualità, Seth ha rilasciato una ampia ed esaustiva intervista a Giampaolo Colletti e Fabio Grattagliano del Sole 24 ore, che puoi leggere cliccando qui , nella quale presenta anche il suo nuovo libro “La Pratica”, edito per l’Italia da Roi Edizioni e in uscita da mercoledì 17 febbraio.

Estrapolo alcuni passaggi dell’intervista, apponendo alcune mie piccole considerazioni personali.

“La Pratica” Seth Godin Roi Edizioni

«Il futuro degli influencer appartiene già al passato. Perché nella maggior parte dei casi coloro che vengono definiti influencer non lo sono affatto. Piuttosto sono hacker egoriferiti legati alle pubbliche relazioni, e per giunta spesso scarsamente remunerati. D’altronde raccontarsi sui social media è una corsa che non porta alcun vantaggio, perché nel lungo periodo non genera né attenzione e né fiducia. Nella stragrande maggioranza dei casi i social sono una trappola. Certamente ci forniscono un microfono, ma sta poi soltanto a noi decidere come utilizzarlo al meglio».

Ora, aldilà di come ognuno la possa pensare, io queste cose le dico da tempo, e questo articolo https://marcoforconi.com/influencers-la-grande-illusione lo dimostra in modo inequivocabile.
Con questo non intendo dire che sono figo o bravo più degli altri, ma semplicemente che se si lavora seriamente, con criterio e obiettività, badando ai (veri) contenuti, poi la verità (e la qualità) vengono sempre a galla.

Godin parla poi di creatività, chiarendo che:
“….non è una dote innata, ma è un’abilità che tutti possono sviluppare nel lavoro., a condizione che la si attui giorno dopo giorno. La pratica è a portata di mano soltanto se ci impegnamo e  aprirà la porta al cambiamento e al successo. Perché Noi diventiamo ciò che facciamo“.. appunto ciò che spiega e tratta nel libro appena presentato.

Si parla poi di Marketing, il “core” di Seth, che egli ribadisce nella sua essenza:

“Il marketing è ciò che facciamo ogni giorno, la storia che raccontiamo, le persone che serviamo. Non dovremmo perdere tempo a parlare e dovremmo impegnarci ad ascoltare, mostrandoci con empatia. Solo così si potrà generare il vero cambiamento.”

Seth Godin La Pratica

Seth affronta poi un aspetto legato alla leadership e alla relativa comunicazione, e come questa sia profondamente cambiata dall’avvento della pandemia.

“…molti amministratori delegati si sono nascosti dietro maschere. Ma altri hanno deciso che era il momento migliore per incontrare in modo autentico la gente e per individuare nuove strade da percorrere insieme.”

L’intervista si chiude con la domanda del giornalista  che ricorda a Godin una affermazione fatta due anni prima alla stessa testata, nella quale dichiarava, senza mezzi termini che bisgonava scendere prima possibile dalla “…giostra dei Social network, che gira sempre più veloce, ma non va da nessuna parte.

E la risposta è stata la seguente:

“Ne sono ancora più convinto. Però stiamo vedendo sempre meno aziende che cercano di fare acrobazie social o che generano rumore di fondo. Aumentano invece quelle realtà che comprendono come l’ascolto faccia la differenza. Ed è una bellissima notizia.”

Quest’ultima frase per me ha una valenza assoluta, perché mi ci rispecchio totalmente.

Forse la grande sensibilità ed esperienza di questo eccellente esponente del marketing mondiale ci dice che progressivamente, ma inesorabilmente, il mondo dei fuffari e degli acchiappa-clic, anche se non scompariranno mai del tutto, andranno a formare una minoranza di personaggi che non avranno più la forza di pilotare le scelte delle grandi aziende che, a loro volta, sono quelle che vanno ad influenzare molto spesso gli orientamenti sulle piattaforme e i network sociali.

Di sicuro questa osservazione ariva da un esponente importante e quindi c’è da credre che qualcosa, anche se molto lentamente, stia iniziando ad andare nella giusta direzione per tornare all’assunto “Content is The King”, accompagnato da un “ascolto attivo”, indispensabile per abassare i toni, capire gli gli alti e farsi capire da loro….quindi comunicare.

marco.forconi

Lavoro nel settore IT/WEB dal 1995, ho creato il mio primo sito web nel 1999 (lo ammetto, era inguardabile...), e dal 2003 mi occupo full time di Web Marketing e Applications. Una Laurea breve conseguita in USA in Marketing & Business Management, che mi ha permesso di lavorare con partners internazionali. Per altre info leggi il "chi sono", o scrivimi :-)

2 commenti

  1. Cara Sabina, difficile dire come andranno le cose, e in ogni caso prima che scompaia Fb è probabli che molti altri dovranno chiudere i battenti (i numeri comandano in rete, e Fb è senza alcun dubbio quello ceh ne ha di più). Ma l’infodemia è ormai un problema noto e quindi sarà necessario per tutti rivedere le proprie strategie.

  2. Ciao. Girano voci che Fb a breve sparirà dalla faccia della terra, molti professionisti si stanno spostando sul social MeWe, che è anche a pagamento per servizi.
    Credo che un blog e un sito personale siano sempre la cosa principale per farsi conoscere e anche consigliare

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