Perché non sopporto la fuffa (di nuovo)
Sto invecchiando: ripeto sempre e stesse cose.
In questo articolo ripeto, per la 400000000sima volta la mia logica di lavoro e etica personale.
Posso affermare di essere stato uno dei primi marketers italiani a raggiungere buoni risultati e fare formazione “seria”, molti professionisti e media (vedi il mio bio) mi hanno definito un esperto del settore (bontà loro).
Dopo quasi un ventennio di attività ho deciso di interrompere l’attività “pubblica” con interviste, workshop, corsi in aula, seminari… e limitare la mia attività consulenziale a pochissimi clienti selezionati. Per questo non mi trovi su Facebook (ci sono solo come profilo personale che uso raramente) , Instagram, Youtube, etc.. ad eccezione di una pallida presenza Linkedin , che uso solo come lista aggiornata delle skills.
Molti si chiedono: scusa Marco, ma se eri così bravo… perché hai preso questa decisione?
La risposta è molto semplice:
NON SOPPORTO LA FUFFA!!
la “fuffa” è il classico “fumo senza arrosto”, quella cortina fumogena che il 90% degli “pseudo-esperti” di marketing cercano di propinare quotidianamente ai malcapitati avventori (privati o aziende non fa differenza).
Come puoi verificare su molti video e articoli che ho fatto nel passato, è un tema a cui tengo molto, da sempre, e sul quale non ho mai cambiato idea.
Significa che non sopporto i falsi esperti, i fanfaroni, i “promettitori” (mio neologismo…) e i “fighetti“che dopo aver fatto un corso o letto un libro sul marketing, ti vorrebbero insegnare cosa devi fare e come dovresti farlo: persone che generalmente non hanno mai studiato seriamente o fatto un cazzo di concreto nella vita (chiedo scusa per il francesismo…), se non rompere i coglioni le scatole al prossimo con roba tipo questa:
- come diventare professionista su Linkedin in 30 giorni
- come essere famoso su facebook (ma anche su Instagram etc……)
- come guadagnare 2.379,00euro in una settimana inviando 1 sola email
- come creare un e-commerce e vendere migliaia di euro con un click
- come fare 1.000.000 di follower su Facebook/Instagram
- come aprire una Pagina Facebook per il tuo negozio e dover chiamare la polizia per trattenere la folla che si precipiterà ad acquistare da te come succede alla Appple con il nuovo Iphone, anche se vendi le stesse cose che si trovano su Amazon ma costi il doppio!
ma non sanno come farti vendere una bottiglia d’acqua a un disperso nel deserto del Sahara!
Il tutto pontificando sulla loro “esperienza”, salvo poi verificare che pochi mesi prima erano impiegati amministrativi o, molto spesso, non hanno proprio un lavoro (ma sono dei maghi dei selfie...)
Oppure quelli che vendono “pseudo-corsi” su come fare di tutto, di più, ma andando a spulciare vedi che sono dei perfetti neofiti sull’argomento
Social Network? Parliamone!
Sono convinto che essere social NON significhi stare appiccicato allo smartphone e che la parola “amici” abbia un valore che in troppi hanno perso e/o confuso con altro.
Le ricerche dimostrano che l’uso non corretto delle nuove tecnologie (social inclusi) stia creando una generazione di “analfabeti funzionali“, con un abbassamento del livello culturale e dell’eloquio imbarazzanti.
Anche le Aziende non fanno bella figura! Spesso per resistenza al rinnovamento o per orgoglio personale del titolare.
Chi non capisce i metodi e modi di comunicare sono cambiati deve correre ai ripari, ma non sono cose che si fanno in una settimana: occorre impegno, dedizione, risorse, pazienza e affidarsi a chi può aiutarci a risolvere queste cose, ovvero a VERI professionisti, come tanti ce ne sono in Italia, ma che sono accomunati da un brutto difetto, imperdonabile e inaccettabile: quello di voler essere pagati in modo equo per il loro lavoro.
Già, perché a causa del mito del (falso) tutto gratis, anche i professionisti sono erroneamente accomunati ad una “categoria” di gente inaffidabile e soprattutto che chiedono molto per lavori che valgono poco, visto che “su internet” si trovano cose come quelle che dicevo prima (come fare XYZ.…)
Poi scopri che il “professionista” che ti cambierà la vita e farà decollare il tuo business è un 17enne che ha lasciato gli studi e lavora nel negozio di frutta e verdura dello zio, oppure un impiegato del Comune che fa il part time e a tempo perso gioca con i software per fare i siti. (non sono esempi di fantasia, ma solo alcune situazioni in cui mi sono imbattuto negli anni)
Oppure dopo qualche mese capisci che fare il TUO e-commerce non serve a una “beata fava” (cit.Giuseppe Trogolo, mio amico e collaboratore da sempre…)
Poi ci sono le agenzie “fuffose” con gli uffici soft, le segretarie chic con tacco 16 e minigonna ascellare, i vari Hipster con il calzino griffato, che lavorano negli open spaces, e che ti chiedono 3.000 euro per un logo che una scimmia bendata farebbe meglio.
Basta, per favore!
Amo il web, ma non i suoi eccessi di comunicazione: c’è davvero bisogno di Email, Facebook, Twitter, Instagram, Whatsapp, Skype…insieme?
Ma poi per parlare di cosa?
Sono convinto che gli smartphone sia utilissimi, ma siano talmente usati male da averli trasformati in generatori di solitudine, con effetti devastanti nella degenerazione dei rapporti interpersonali.
Insomma, potrei andare avanti per dozzine di pagine, ma il senso è questo.
Ho fatto quello che tecnicamente si chiama downshifting, che in Italiano possiamo tradurre in “decrescita consapevole”, riappropriandomi di passioni sopite, grazie al tempo che sono riuscito a recuperare per me stesso e per la mia famiglia (….e la mia salute mentale ringrazia).
Allo stesso modo continuo a servire con piacere i pochi e selezionati clienti che ho deciso di mantenere e seleziono duramente quelli che vogliono avvalersi delle mie competenze.
Infine, voglio ringraziare tutti coloro che, da anni, mi onorano della loro amicizia professionale, basata sul reciproco rispetto, sullo scambio di idee senza pregiudizi, dell’aiuto reciproco senza secondi fini.
Già, perché, nel “nostro” mondo ci sono tante belle persone, che possono dare davvero molto: cercateli, sono là fuori e sono pronti ad aiutarvi, ma ricordatevi che non lavorano gratis e che, anche se continuano a fare i consulenti, posso assicurarvi che odiano la “fuffa” …esattamente come me, anche se non lo dicono pubblicamente ;-)
Grazie a tutti