trucchi seo per posizionarsi senza sforzo
oggi riporto un articolo dal Blog MotoridiRicerca, e piu’ precisamente dal link: http://www.motoricerca.net/2012/05/31/trucchi-seo/
l’autore è Tiziano Fogliata , eche ha tratto ispirazione dall’articolo “SEO Isn’t Magic – So Stop Doing SEO Tricks” pubblicato su SEOmoz.
Devo dire che l’autore centra nel segno su un argomento davvero “evergreen” : complimenti per la chiarezza della esposizione
Le persone sono costantemente attratte dalle scorciatoie, dai trucchi, dai metodi e dalle tecniche per ottenere risultati in tempi brevi e soprattutto senza troppo sforzo.
Prendiamo ad esempio le diete dimagranti. E’ risaputo che mangiare sano e praticare una regolare attività fisica aiuta a mantenersi in forma. Eppure continuano ad avere successo le diete che vengono spacciate per miracolose, che promettono di perdere 10 Kg in un mese per poi scoprire che magari sono dannose per la salute e che la perdita di peso ottenuta è stata solo momentanea.
Il fascino dei trucchi SEO
Lo stesso discorso vale per il SEO. Chi svolge questa attività per lavoro, per passione o per “diletto”, quante volte si sarà sentito rivolgere domande relative a possibili trucchi per balzare al primo posto su Google. Chi pone queste domande solitamente non vuole una spiegazione, o una formazione sulla materia, vuole dei consigli veloci, una formula magica o una ricetta che, senza sforzo, faccia perdere peso al sito per farlo volare in vetta alle SERP ;)
I trucchi nel SEO sono sempre esistiti e ne nasceranno sempre di nuovi. La maggior parte di questi trucchi però, ha le stesse controindicazioni delle diete miracolose. In molti casi provocano un effetto temporaneo e spesso poi procurano più danni che benefici. Anche nel SEO vale la regola: poco sforzo, pochi risultati.
I trucchi SEO inoltre hanno generalmente un unico obiettivo: quello di posizionare una pagina Web in cima alle SERP, anche se non merita di stare in quella posizione. I motori di ricerca invece sono alla costante ricerca di sistemi per evitare proprio questo. Aggiornamenti come Panda o Penguin (parlando di Google) puntano infatti ad evitare che tali trucchi generino delle SERP falsate, quindi poco utili per gli utenti del motore di ricerca.
Ragionare solo sulla base dei trucchi SEO porta ad una visione conflittuale tra il webmaster ed il motore di ricerca. Una continua lotta che si combatte con trucchi da una parte e aggiornamenti dell’algoritmo dall’altra.
Consigli SEO che non vanno mai fuori moda
Ci sono però buone pratiche SEO che non perdono mai la loro efficacia, eccone alcune:
- Trovare i termini che le persone utilizzano per cercare le informazioni sui motori di ricerca e utilizzarli all’interno dei propri contenuti. Senza ovviamente eccedere ripetendoli continuamente.
- Assicurarsi che gli spider dei motori di ricerca possano individuare facilmente le pagine rilevanti del proprio sito e che possano comprenderne chiaramente i contenuti trattati.
- Correggere gli errori e le cose che non funzionano sul proprio sito, rimuovere i contenuti duplicati e fare in modo che il sito si carichi velocemente.
- Creare contenuti interessanti, aggiornati di frequente e presentarli in modo da coinvolgere gli utenti, incoraggiandoli a condividerli.
- Stabilire relazioni con altri siti autorevoli che trattano temi simili al proprio, in modo da ottenere link.
- Fare in modo che gli utenti abbiano una buona esperienza di navigazione all’interno del proprio sito.
Nel corso degli anni sono cambiate le modalità di fare queste cose, ma non la sostanza.
La differenza tra una strategia SEO miope e di breve periodo, che è già un ossimoro definire strategia, e una di lungo periodo, sta appunto in questa diversità di approccio. La differenza tra puntare su trucchetti ed investire nella creazione di valore. Nel primo caso si è costantemente costretti a rincorrere l’ultima tendenza SEO e a tremare ogni volta che Google annuncia un aggiornamento degli algoritmi. Nel secondo caso si lavora sodo ma con una maggiore tranquillità.
L’approccio miope ed incline ai trucchetti espone inoltre al pericolo di considerare Google come unica fonte di accessi al proprio sito, trascurando altri aspetti fondamentali come la costruzione di un brand e la creazione di valore. Se a causa di un trucco riesco magicamente a raggiungere la prima posizione su Google ma non riesco a trarne vantaggio, ad esempio fidelizzando i lettori o acquisendo nuovi clienti, è chiaro che sarò sempre in balia di Google e che ogni singolo cambiamento dell’algoritmo esporrà il mio sito ad un rischio elevatissimo.